Rapporto dentista-paziente: come si costruisce?

Uno degli elementi che il dentista deve tenere in forte considerazione quando si interfaccia con un paziente è costruire già dalle prime fasi un rapporto di fiducia che possa essere portato avanti nel tempo. Fidarsi del proprio medico e del proprio dentista significa avere un sicuro punto di riferimento, qualcuno che ha a cuore la nostra salute e il nostro benessere. Se un paziente si rivolge allo specialista è probabile che sia emerso un disturbo, ciò può provocargli ansia e preoccupazione. Anche nelle normali visite di controllo lo stato emotivo del paziente deve essere tenuto in considerazione e mai sottovalutato. Rispetto al passato c’è maggiore flusso di informazione e senso critico nelle persone, che approfondiscono e studiano le situazioni anche attraverso l’ausilio del web. In conseguenza lo specialista viene cercato con estrema precisione spesso ascoltando anche chi ha già avuto un’esperienza positiva. Quindi, a tutti gli effetti, il paziente ha una maggiore consapevolezza.

Come si costruisce un rapporto di fiducia con il paziente?

Esistono tanti accorgimenti che si possono mettere in atto fin da subito per iniziare con il piede giusto, molti dei quali ruotano intorno al modo in cui la persona viene accolta e messa a proprio agio. La paura del dentista è qualcosa che accomuna molti, non è inusuale scoprire che spesso vengono rimandate visite e consulti per il timore di sottoporsi a cure dolorose: la “paura del trapano” è molto diffusa e si può ovviare mostrando attrezzature laser o strumenti di ultima generazione.

Colloquio preliminare

È il primo contatto, molto spesso avviene per telefono, risulta fondamentale fare le giuste domande per capire quale sia il problema e rassicurare chi dovesse già risultare preoccupato. In appuntamento tocca al dottore approfondire, ripercorrendo anche la storia pregressa del paziente, per capire se ha avuto esperienze negative con altri dentisti e se quindi può essere più diffidente rispetto a ciò che gli viene proposto. La chiarezza è un punto chiave nella fase di conoscenza, ma anche oltre: spiegare quali cure si adotteranno, quale sia il punto di partenza e il risultato che si può ottenere. Anche informare sull’avanzamento delle tecnologie in campo odontoiatrico, sull’esistenza di soluzioni non invasive, insomma dare a tutti gli effetti un quadro completo della situazione, aiuta a ridurre lo stato d’incertezza del paziente.

Spazio e linguaggio del corpo

Il modo in cui le persone si muovono nello spazio o gesticolano ci dice molto del loro stato d’animo. È importante valutare se il paziente tende a mantenere le distanze o se risulta da subito più sciolto e a suo agio, se gesticola molto, se risulta teso e nervoso. Tutta la comunicazione non verbale contribuisce a far capire chi abbiamo davanti e come è opportuno comportarsi per instaurare da subito una relazione positiva.

Strumenti, cure e profilassi

Il momento storico in cui stiamo vivendo a seguito della pandemia ha portato a galla l’importanza di saper gestire il rapporto del paziente anche a distanza, laddove possibile, ad esempio fornendo il consiglio giusto anche via telefono. L’attenzione agli strumenti, alle tecnologie usate, alle cure, sono una base molto importante che va valorizzata attraverso la giusta comunicazione: il dentista deve essere in grado di trasmettere sicurezza. Anche l’ambiente fa la sua parte. Pensiamo a tutte le precauzioni messe in atto per sanificare e contingentare gli accessi allo studio nell’ottica di contenere il contagio da Covid 19. Sono fattori che il paziente tiene in considerazione nella sua scelta, perché le percepisce come una maggiore attenzione verso la sua salute. È importante ottenere la fiducia perché ciò significa migliorare la sua percezione rispetto alle cure e allacciare un rapporto da consolidare negli anni. Il presente articolo nasce in collaborazioni con www.doctor-smile.com. È parte del progetto di prevenzione e cura del paziente.